Con il Fermo Pesca Biologico le marinerie italiane sono in ginocchio

Da oggi l’arresto definitivo della pesca nelle acque dell’Adriatico da San Benedetto del Tronto a Bari fino alle ore 24 del 30 settembre. Il Fondo Europeo per la Pesca, il Feampa, ha individuato i finanziamenti per l’erogazione degli aiuti alle imprese che effettuano questo stop definitivo dell’attività ittica in mare.

Ma per il settore è stata una stagione buia, appesantita dai pericolosi cambiamenti climatici che hanno alzato le temperature del mare. A luglio la presenza sulla costa molisana e abruzzese della mucillagine ha costretto i pescherecci per diverse giornate a rimanere bloccati nei porti per il rischio serio di danneggiare i motori. Ora invece bisogna affrontare il nuovo periodo del fermo biologico estivo fino a tutto il mese di settembre. I pescatori imbarcati ad agosto, poi, percepiranno lo stipendio di appena 2 settimane e la normalità lavorativa tornerà solo dal mese di ottobre.

Nel frattempo c’è pure per gli armatori il problema dell’arrivo dei crediti e della cassa integrazione. In ultimo si è aggiunto il recente decreto emanato dal Ministero dell’Agricoltura che impone nell’ambito della pesca a strascico di svolgere l’attività fino ad un massimo di 3 giorni lavorativi o di 72 ore a settimana, al termine del periodo di fermo biologico, incluse le giornate di sabato e le domeniche.