Non ce l’ha fatta Silvio Berlusconi, l’uomo che sembrava di acciaio è stato battuto, mostrando a tutti che nessuno può davvero resistere all’incedere del tempo.
Avrebbe compiuto 87 anni il 29 settembre prossimo.
Dopo i 50 giorni di ricovero al San Raffaele di Milano, a causa di una polmonite e all’insorgenza della leucemia, era stato dimesso, ma già venerdì scorso si era reso necessario un nuovo ricovero, che, questa volta, non ha avuto un esito positivo.
Eppure sembrava davvero di avere una tempra diversa, più volte era riuscito a schivare i problemi di salute ed era tornato, apparentemente più forte di prima, a dettare l’agenda politica di Forza Italia e dell’intero Centrodestra.
Un impegno sostenuto anche nel corso dell’ultima consultazione politica, quando ha contribuito alla vittoria e, perciò, al Governo di Giorgia Meloni.
In questo momento il cordoglio è internazionale, stanno arrivando messaggi da ogni parte del mondo, che esprimono la popolarità straripante di una persona complessa, ma sempre al centro dell’attenzione di tutti.
Cordoglio, naturalmente, anche dal Molise, una terra che lo aveva colmato di voti, fin dalla sua prima scesa in campo nella politica.
Il ricordo va alla sua presenza nelle campagne elettorali in cui aveva scelto di essere senatore eletto del Molise, nel 2013, quando di fatto estromise Ulisse Di Giacomo o quando, cinque anni prima, scelse di essere deputato, impedendo a Quintino Pallante la prerogativa di essere onorevole.
Impegni che lo hanno portato ad essere, comunque, vicino alla nostra terra, ricevendone in campio sempre tanti riconoscimenti ed enorme affetto.
Una delle ultime azioni riguarda il sostegno al candidato presidente del centrodestra, Francesco Roberti, che aveva invitato ad Arcore e che aveva ottenuto il suo plauso.
Così, nonostante la complessità del personaggio, i suoi problemi giudiziari e le critiche quotidiane che incassava, ha sempre ottenuto la vicinanza dei numerosi politici che operano in Molise, a partire dal Presidente della Regione, Donato Toma, che scrive “Di lui conserverò un ricordo incancellabile, le telefonate, le chiacchiere sulla musica, i pranzi e quel consiglio che mi dava sempre, con il sorriso – mi raccomando, chiudi sempre la giacca” e continuando con l’europarlamentare Aldo Patriciello, che sottolinea “Oggi è un giorno molto trite per il nostro Paese. SE ne va uno dei protagonisti della vita politica italiana, un uomo che ha fatto della generosità , della passione, del sacrificio al lavoro e della difesa della libertà la cifra stilistica della propria vita”.