Sono già pronti i nostri studenti fuorisede, che studiano nelle tante Università italiane ed europee, come sono già pronti a rientrare tutti coloro che fuori dal Molise ci lavorano, impegnandosi in molti settori e in numerose categorie, avendo trovato altrove la possibilità di una vita lavorativa almeno dignitosa.
Tornano soprattutto perché è qui, nel Molise, che molti ancora risiedono, soprattutto gli studenti, qui dove sono i loro affetti, le loro case.
In questo mese di dicembre è permesso loro il ritorno, anche se il Governo centrale sta cercando di dissuadere il più possibile circa gli spostamenti tra regioni e nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno perfino tra i Comuni limitrofi.
Lo ha dichiarato il Ministro Speranza, riferendo al Senato attraverso le sue comunicazioni sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid.
“Dobbiamo affrontare le feste con massima serietà” – ha detto in modo chiaro e determinato – “se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone”.
Tutto per evitare una chiusura generale, tutto perché non sarebbe possibile mettere la curva dei contagi sotto controllo ed assolutamente non reggerebbe il sistema sanitario, come già ci stiamo accorgendo tutti noi molisani in questi giorni, dove sono davvero troppe le persone che non si riesce a mantenere in vita.
Ha parlato anche di vaccini, il Ministro della Salute, affermando che non è pensabile, almeno adesso, di renderlo obbligatorio, anche se, vogliamo sottolineare noi, il lavoro sarà quello di costruire una campagna vaccinale imponente, attraverso un sistema sanitario che sia adeguato ad assolvere il compito.
C’è la percezione di una terza ondata che deve essere governata con attenzione in ogni parte del Paese, tutti, per quanto ci riguarda, devono fare la loro parte, Governo, Regioni, Comuni, a che si arrivi veramente ad abbassare quel famigerato indice RT, che indica la dimensione del contagio e che è un po’ ovunque troppo alto, in Molise altissimo.
Sui vaccini la comunicazione è precisa: “Saranno pronti da gennaio e somministrati gratis a tutti gli italiani. È un bene comune, un diritto assicurato a tutte le persone. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”. “I primi a ricevere i vaccini saranno gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani”
“Non sono i singoli Stati a trattare con le aziende farmaceutiche” produttrici dei vaccini in arrivo contro Covid-19, “ma è la commissione Ue a negoziare per tutti gli Stati europei”. L’Italia, ha spiegato il ministro, ha opzionato 202 milioni di dosi: 40,38 mln dosi da AstraZeneca, 26,92 mln da J&J, 40,38 mln da Sanofi, 26 mln da Pfizer-Biontech, 30,285 mln da Curevac e 10,769 mln da Moderna.