A Lupara, i genitori di 22 alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda, hanno deciso di mettere in atto una protesta sicuramente discutibile, ma anche pesante, seria e per molti versi complicata, quella di non mandare i figli a scuola.
Tutto a causa della mancanza di un mezzo di trasporto, adeguato e in sicurezza, che possa accompagnare i loro figli a scuola, una scuola che si trova a Casacalenda.
Un servizio che viene meno e che minaccia il diritto allo studio, tra l’altro per ragazzi in età di scuola dell’obbligo.
Ad affiancare questi genitori il SOA – il Sindacato Operai autorganizzati, che li appoggia totalmente nella lotta per la difesa dei diritti.
Una decisione che è maturata anche dalla impossibilità odierna di usufruire del trasporto pubblico, i pullman di linea, frequentati anche da lavoratori e altri passeggeri di hanno orari non coincidenti con gli ingressi e le uscite degli alunni, costretti quasi sempre ad attendere i mezzi, a volte all’aria aperta.
Per dovere di cronaca bisogna dire che l’incontro con la responsabile dell’Ufficio Scolastico regionale, Paola Sabatini, si è chiuso con un nulla di fatto, motivando la necessità di interessare il Prefetto di Campobasso, al quale si sono rivolte tutte le parti in causa, , i Genitori, il SOA e lo stesso Ufficio Scolastico.