La questione non migliora affatto nei comuni del Basso Molise, la mancanza dell’acqua è ancora di forte e grave attualità ed i cittadini cominciano ad essere stufi di un trattamento che non approvano e che assolutamente non dipende da loro stessi.
In un mondo civile e moderno non certo si può vivere una condizione così difficile, con un bene comune come l’acqua che non riesce ad arrivare nelle case di tutti i molisani.
Le autobotti della Protezione Civile non riescono che ad essere un palliativo, non potendo essere considerate percorso ottimale, ma solo un modesto aiuto a mitigare il problema.
Intanto i Sindaci dei vari comuni, a partire da Termoli e seguendo Larino, Campomarino, San Martino in Pensilis, Portocannone ed Ururi, chi più chi meno, si assolvono da ogni responsabilità, gestendo fino all’ultima goccia d’acqua a loro disposizione e tentando un’opera di pacificazione degli animi dei loro amministrati, ma siamo davvero agli sgoccioli, di nome e di fatto, di una condizione di disagio che sembra lontana dal risolversi.
Molise Acque ripassa una lezione già ascoltata in altre circostanze analoghe, di fatto una sorta di autoassolvimento complessivo individuando il danno di partenza nei filtri del bacino del Liscione, che necessitano di operazioni di pulizia e di rimessa a nuovo.
Una operazione che si sta rivelando più lunga del previsto – affermano da Molise Acque – e che – buttando le mani avanti – probabilmente si risolverà domani, mercoledì, quando la potenza del flusso idrico dovrebbe raggiungere una quantità da considerare regolare.
Intanto pur nel disastro più completo spesso accade che ci si può incorrere in un qualche risvolto almeno positivo.
Stavolta la cosa buona sembra essere la spinta in avanti che l’emergenza ha dato per quello che è il collaudo da fare dell’Acquedotto Molisano Centrale, che si ricorderà è un’opera fondamentalmente strategica e di enorme e significativa importanza, un’opera che intravede una sua operatività, che comincia a funzionare, dopo la oltre decina di anni difficili ed orribili, quelli dei ritardi, dei nodi burocratici e lavori bloccati.
Un acquedotto che non sta attualmente servendo tutti i paesi e che sta procedendo molto a rilento, mentre anche Guglionesi si aggiunge all’elenco dei Comuni disagiati.
Intanto Molise Acque ha dato comunicazione che ci sarà una diminuzione del 50% del flusso di acqua che proviene da Guardialfiera, una situazione che determina la disponibilità del servizio solo e soltanto a tratti e davvero per poco tempo.