Il Viaggio del Molise negli Stati Uniti come ospite d’onore al Niaf 2019 di Washington continua a far parlare di sé, sicuramente non in chiave positivita.
Le critiche d’avanguardia erano avanzate quando la delegazione molisana era ancora in terra statunitense, primo firmatario il Centro Sinistra termolese che non riusciva a spiegarsi perché, a rappresentare l’economia locale negli Stati Uniti, ci fossero solo imprese dell’isernino e del medio molise, con l’esclusione totale di Termoli e del Basso Molise.
Una critica che non era piaciuta all’ assessore regionale Vincenzo Cotugno che tenne a precisare quanto la Regione avesse pubblicato un bando offrendo a tutte le imprese molisane interessate la possibilità di partecipare alla cordata di Washington.
A rispondere presente all’appello 20 imprese molisane, ma a prendere davvero parte al viaggio solo 18, per via di alcune aziende rinunciatarie.
Ma è proprio su questi due numeri, 20 e 18, che si è consumato nelle ultime ore, un ritorno di fiamma dello zoccolo duro dei critici della manifestazione.
A rincarare la dose infatti ci ha pensato il Movimento 5 stelle che ha etichettato quella del Niaf 2019 come “una vetrina internazionale oscurata da pressappochismo e mancanza di trasparenza”.
Troppe luci ed ombre attorno al bando di selezione per i pentastellati che si domandano se l’elenco delle aziende ammesse sia stato oggetto a scorrimento dato che le imprese effettivamente partite alla volta degli Stati Uniti sono state 18 e non 20 come prevedeva l’avviso.
Nell’elenco delle imprese ammesse infatti risultano 26 candidati di cui 6 ammissibili in caso di scorrimento.
Ma i dubbi dei grillini non finiscono qui. Oltre a rincarare la dose sulla sempreverde critica ai 133 mila euro spesi per far conoscere le eccellenze molisane negli States, la critica più feroce verte sulle modalità con cui queste aziende sono state scelte, ovvero la chiamata a sportello, cosa che non è piaciuta al Movimento.
L’avventura dei molisani oltreoceano si è conclusa da pochi giorni, ma appare evidente che la discussione a cui a dato vita non terminerà tanto facilmente ed ha già creato una spaccatura all’interno dell’opinione pubblica