La questione non è di poco conto, percheè mentre dal Governo fanno sapere che si elimineranno ben sette accise, che insistono sul prezzo dei carburanti in Italia, si deve registrare la notizia, neanche tanto sorprendente che dal primo agosto sono previsti aumenti pari al’11,3% per il costo del diesel e l’8,2% di quello della benzina.
La situazione è difficile, perché inserita in un contesto di aumenti che non può passare sotto silenzio, visto lo stato di difficoltà di molte famiglie italiane, che vivono il problema del lavoro che non c’è o che è precario, e davvero non riescono, spesso, a vivere dignitosamente ed a pagare le bollette e che neanche l’obolo del reddito di cittadinanza aiuta, essendo solo assistenza e non concreta creazione di opportunità lavorative.
Tali aumenti si vanno ad aggiungere a quelli già ampiamente effettuati, come quelli risultanti in data 15 aprile, quando, come afferma Bruno Bearzi, dell’Osservatorio dei Przzi della Confcommercio, “lo stacco dell’Italia delle imposte sui carburanti è del più 22,2% centesimi per litro, per la benzina e del più 20,7% per il gasolio e le imposte hanno inciso, solo inquella settimana, sul prezzo finale della benzina per il 62,07% e per il 57% su quello del gasolio”.
Naturalmente bisogna dire che ci sono anche delle speculazioni, come quelli pressoché automatici che avvengono nei giorni delle festività e dei ponti, quando si procede ad aumenti anche sensibili, pochi centesimi per litro, che però concorrono a somme consistenti.
E’ anche però vero che l’inasprimento delle sanzioni degli Stati Uniti all’Iran e le ultime tensioni in Libia sono diventati fattori importanti di crescita, che incidono fortemente sul prezzo del carburante, ma sembra che tutto contribuisca all’impennata dei prezzi, una impennata che molti considerano una vera e propria follia.
Sul territorio nazionale, esistono momenti differenziati che portano però un po’ ovunque a costruire prezzi abbastanza anomali, come quando il prezzo della benzina verde diventa praticamente uguale a quello del gasolio, oppure quando troviamo le pompe bianche, quelle che dovrebbero garantire convenienza e risparmio e che, al contrario, si allineano a quelle delle società, che scaricano sul prezzo al litro anche le loro azioni propagandistiche e gli alti costi organizzativi
Intanto, monitorando il complesso degli accadimenti, l’Associazione Difesa Consumatori sottolinea, con il suo presidente nazionale, Carlo Garofolini, che “le ricette per scongiurare una volta per tutte il caro benzina sono soprattutto tre: denunciare apertamente le speculazioni, favorire sempre di più la mobilità sulle vetture elettriche e intervenire una volta per tutte su quelle accise che non hanno più motivo di esistere”.