Corsa contro il tempo a Palazzo San Giorgio per i lavori della “D’Ovidio”

L’orologio continua a ticchettare: una corsa contro il tempo quella che dovrà fare il Comune di Campobasso in merito alla riqualificazione dell’Istituto “D’Ovidio”.

L’amministrazione deve, infatti, necessariamente avviare i lavori di demolizione entro la fine di marzo, così come richiesto dai vincoli di finanziamento. Diversamente, i 21 milioni di euro destinati al 50% per la realizzazione del nuovo edificio scolastico e alla restante parte per l’area di Piazza della Repubblica, saranno revocati.

In questo contesto, intanto, alunni, docenti e personale ATA sono in attesa di comprendere le proprie sorti. Inizialmente la primaria doveva essere spostata nei locali dell’ex Avvocatura in via Garibaldi ma la decisione non è andata in porto.

Si parla, nelle prossime settimane, di un trasferimento a metà: le classi al momento in via Gorizia potrebbero entrare su Piazza della Repubblica.

Una situazione temporanea che potrebbe, così, risolvere il problema a breve termine.

Nei giorni scorsi gli addetti ai lavori hanno effettuato un sopralluogo per comprendere appieno lo stato in cui versa il ponte che collega lo stabile. Il ponte, ricordiamo, è chiuso ormai da tempo per motivi di sicurezza e potrebbe essere riaperto per trasferire attrezzature didattiche, banchi e sedie.

Sembrerebbe essere questa, infatti, l’unica soluzione pratica che consentirebbe l’allestimento del cantiere per procedere alla demolizione del vecchio edificio.

Dunque, le sorti dei piccoli alunni della primaria restano appese ad un filo, considerata la recente decisione di non spostarli più in via Garibaldi. L’ipotesi iniziale era appunto quella di trasferirli nei locali dell’ex Avvocatura: ipotesi fortemente sostenuta dagli amministratori di Palazzo San Giorgio fino a qualche giorno fa quando è giunta la notizia che secondo i tecnici i locali non sarebbero idonei ad ospitare una scuola.

A tal proposito il vicesindaco nonché assessore all’Edilizia scolastica, Piero Colucci ha affermato che le difficoltà nell’utilizzo della struttura di via Garibaldi non riguardano tanto l’inidoneità quanto una questione di dissenso da parte di docenti e genitori, preoccupati per la posizione e la carenza di parcheggi nella zona.

Intanto, la ricerca – da parte dell’amministrazione – di una soluzione alternativa prosegue senza, però, confermare né smentire l’idea che gli studenti delle elementari restino nella scuola, cambiando semplicemente l’ingresso.