Cosa pensano i parlamentari molisani del blocco dei finanziamenti per le periferie urbane

La vicenda del Bando delle Periferie Urbane e della decisione, attraverso il Decreto “Milleproroghe”, del Governo Conte, di bloccare ogni finanziamento sembrava aver trovato un punto di snodo, la settimana scorsa, quando il Primo Ministro aveva promesso ai vertici dell’ANCI di riaprire il tutto e tornare a rifinanziare gran parte dei progetti.

La questione ha avuto, soltanto dopo pochi giorni, un risvolto molto negativo, che ha portato al disaccordo dell’Anci,  la cui delegazione ha abbandonato la Conferenza Unificata, dichiarando la sospensione delle relazioni con il Governo.

Un problema, quindi, enorme soprattutto per Campobasso ed Isernia, che avevano avuto la disponibilità di 28 milioni in due per alcuni progetti di riqualificazione delle loro aree periferiche.

Le assicurazioni del Capo del Governo Conte avevano dato una speranza, in direzione di un recupero di gran parte dei finanziamenti, in modo da riuscire ad operare al più presto per migliorare le zone che necessitano fortemente di interventi di riqualificazione.

Da tutto questo arriva la seduta straordinaria e monotematica del Consiglio Comunale di Campobasso, con il Sindaco Antonio Battista, che, a nome di tutta la maggioranza, parla di una azione inqualificabile, con la parte governativa che, soltanto dopo pochi giorni, rinnega ogni promessa.

Alla seduta sono stati invitati i parlamentari molisani.

A tal riguardo sono intervenuti gli onorevoli Giuseppina Occhionero ed Antonio Federico, assenti gli altri impegnati nell’attività politica.

La parlamentare di Leu ha espresso la volontà di impegnarsi fattivamente che sia restituito il maltolto e che si possa , così, procedere all’operatività dei progetti.

Per il deputato del Movimento 5 Stelle ancora ci sono i margini della trattativa ed è su questo che si baserà il suo impegno, quello di permettere di nuovo l’incontro tra i sindaci e il Governo, a che si trovino quelle soluzioni che oggi appaiono insormontabili, ma che insormontabili non sono.

 

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