Un bovino da latte beve giornalmente non meno di un quintale di acqua, una quantità non comparabile con il consumo quotidiano di una intera famiglia. Per gli allevatori, quindi, l’attuale costo dell’acqua per uso zootecnico non può essere equiparato a quello domestico.
I responsabili locali della Coldiretti hanno voluto incontrare i vertici dell’Egam per rappresentare le difficoltà degli allevatori molisani che si sono visti recapitare, dall’ente di gestione delle risorse idriche Grim, bollette salate per il consumo di acqua. In considerazione dei volumi idrici dei quali necessitano gli animali, gli allevatori chiedono alle istituzioni tariffe idriche adeguate e che tengano conto della notevole differenza tra l’uso zootecnico e quello nelle abitazioni. Costi che sommati agli aumenti dei beni di produzione stanno mettendo in ginocchio le imprese del comparto.
Carmine Ruscetta, presidente di Egam, si è fatto carico di individuare gli accorgimenti più opportuni per andare incontro alle esigenze della zootecnia regionale, mentre Coldiretti dovrà far pervenire proposte atte a diversificare le nuove tariffe, ridurre gli sprechi e gli allacci abusivi per realizzare un vantaggio alle aziende stesse.