Si chiama “Autonomia Differenziata, l’Italia che non vogliamo” ed è il motto che sta determinando l’impegno e la lotta di un Comitato Spontaneo, nato in Molise per volontà di un gruppo di cittadini, al quale hanno aderito immediatamente alcune centinaia di persone.
La sua costituzione si è praticamente resa necessaria per contrastare un provvedimento, proposto dalla Lega ed appoggiato dall’intera maggioranza che sostiene il Governo Meloni, oggi al vaglio dei lavori della Camera dei Deputati, dopo essere stato già approvato da 110 senatori.
Una legge , considerata dai membri del Comitato, assolutamente sbagliata in ogni sua parte, perché, oltre a creare, eventualmente fosse licenziata, centinaia di problemi nel prossimo futuro, sancirebbe di fatto la divisione per i territori del Paese, iniqua nei servizi erogati e mortificante per la maggior parte delle questioni economiche e lavorative.
Sarebbe la concretezza del progetto di secessione, voluto e perseguito nel passato da Umberto Bossi e Gianfranco Miglio, sostenuti dagli abitanti delle regioni settentrionali ed oggi perfino da numerosi politici del Mezzogiorno, che hanno scelto la Lega come punto di appartenenza.
Una posizione assai ambigua, quella assunta da questi personaggi, che sembrano non avere nessuna attenzione per i cittadini che vivono nei loro Collegi elettorali.
Uno a caso il senatore Costanzo Della Porta, molisano eletto in Molise, che ha accettato la scelta di fare da “relatore” in Senato ad una legge che pregiudicherebbe e mortificherebbe di moltissimo la sua stessa terra di origine e di residenza.
Intanto il Comitato Spontaneo sta costruendo gli appuntamenti nei vari Comuni molisani, per spiegare le ragioni di una lotta che i suoi attivisti ritengono sacrosanta e davvero di vitale importanza, visto e considerato che il Molise è sempre agli ultimi posti delle classifiche relative alle qualità dei servizi e non solo resterà in fondo alle classifiche, ma, molto sicuramente, precipiterà nel baratro di una sopravvivenza molto ma molto dolorosa per tutti.