Cresce in Molise l’esigenza di convocare la Conferenza dei Sindaci per contrastare la pandemia

La nostra regione sta attraversando in questi giorni una fase molto delicata, con la zona rossa delle norme e delle ristrettezze, i vaccini che ancora stentano a trovare una organizzazione adeguata e necessaria ed i casi che crescono, tagliando ogni speranza e gettando i cittadini nel massimo sconforto.

Una situazione che dire difficile è dire poco, anche perché le molteplici criticità del sistema della tutela della salute sono giunte all’attenzione dei media nazionali e dunque alla diffusione di racconti, che sicuramente nuocciono all’immagine di una terra di accoglienza e sicurezza, che solo lo scorso anno aveva incassato la vicinanza mediatica del mondo intero, attirando nuovi turisti e viaggiatori.

Condizioni difficili, che sono state anche nelle cronache dai palazzi del potere, dove ci si rimpallano responsabilità e non si riesce a produrre alcuna soluzione ottimale, tra ospedali che scoppiano, personale mancante e/o fortemente affaticato e pazienti curati malissimo e assistiti peggio.

In questo quadro si sono sentite le voci di numerosi Sindaci, che hanno chiesto un impegno nuovo e più indirizzato alla salute dei propri concittadini, chiedendo innanzi tutto ed in modo assai urgente la convocazione della Conferenza dei Sindaci dell’ambito dell’Azienda sanitaria molisana.

La richiesta è partita dal Primo Cittadino di Campobasso, Roberto Gravina, ma subito è stata accolta dagli Amministratori di altri Comuni, tra i quali Candido Paglione, Sindaco di Capracotta.

In una nota, Paglione, ringraziando il collega Gravina per aver sottolineato l’urgenza della richiesta, quel senza ulteriori rinvii, che potrebbe salvare, con le decisioni da assumere, molti molisani, afferma: “Oggi è più che mai necessario mettere in campo qualunque azione che possa ricreare un clima di fiducia tra i cittadini. Senza nessuna vena polemica, ma con grande senso di responsabilità e con la piena consapevolezza del ruolo che compete alle amministrazioni locali. La conferenza deve essere vista come lo strumento che può rimettere insieme tutte le forze istituzionali del territorio per creare le sinergie che servono in questa fase delicata della storia della nostra regione».

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