Non si arrestano le spese consuete delle famiglie italiane, anzi sono in costante aumento.
Gli acquisti per il cibo e la benzina, i pagamenti delle bollette per il gas e l’energia, stanno crescendo sempre più e rappresentano, come costi “obbligati”, circa il 60 % degli acquisti mensili per ogni nucleo familiare.
Una condizione sempre più complessa, che si muove costantemente in un contesto di aumenti complessivi a confronto con salari, stipendi e pensioni che non reggono più con gli andamenti dei costi dei prodotti di primissima necessità.
La stima della CGIA di Mestre è sicuramente centrata, difficilmente in tanti anni i loro analisti hanno sbagliato.
Oggi parlano del 60%, per essere esatti loro hanno stabilito che l’incidenza degli acquisti “obbligati” incide per il 59,6%, che in termini monetari vuol tanto, lasciando ben poco per vivere dignitosamente.
Naturalmente basta pensare alle famiglie monoreddito, che sono tante, a quelle che pagano per l’affitto di una casa, alle spese per la scuola dei figli, ai costi delle altre merci, come abbigliamento, calzature ed altro.
Si può immaginare il dramma odierno, che sempre più si concretizza con un sacrificio continuo e senza più speranze per il futuro.
Una visione pessimistica, che coinvolge, ormai, milioni di famiglie italiane.