Ancora crisi del latte, soprattutto per le aziende della regione. Lo scorso novembre, dopo una lunga trattativa si era arrivati alla sottoscrizione, in sede ministeriale, di un importante accordo di filiera, valido fino al prossimo marzo, tra allevatori, industria di trasformazione e grande distribuzione, a supporto dei produttori della filiera latto-casearia. L’intesa avrebbe garantito un prezzo minimo pari a Euro 0,41 al litro agli allevatori mediante un sistema di redistribuzione tra grande distribuzione e caseifici.
Ad oggi però la situazione è rimasta invariata e nessun passo in avanti è stato fatto. Dura la posizione della Cia agricoltori italiani del Molise: “Sul prezzo del latte bovino- sottolinea il direttore della Cia Molise, Donato Campolieti – è necessario rispettare gli accordi nazionali, tanto più che i costi di produzione alle stelle, ormai insostenibili, stanno portando allo stremo gli allevamenti e le aziende. A rischio – evidenzia ancora Campolieti – non è solo il futuro del comparto, ma anche la funzionalità dei territori rurali, dove l’allevamento rappresenta un elemento importante a livello economico, ma anche e soprattutto a livello sociale”.
A rendere ancora di più drammatico il contesto vi è la situazione epidemiologica che ha portato a un aumento vertiginoso dei costi di produzione che ricadono direttamente sugli allevatori, “una situazione- aggiunge Campolieti – che è divenuta insostenibile. Dopo lunghe trattative è stato raggiunto un accordo sul prezzo minimo del latte alla stalla, ed è necessario che le parti che lo hanno sottoscritto si impegnino all’applicazione ed al rispetto dei termini su tutto il territorio nazionale.