“Lo stallo politico di queste ore è un’offesa alle difficoltà di milioni di cittadini perché sospende il lavoro del Governo, finora incessante, sui ristori alle categorie in difficoltà, sui fondi alla sanità, sul Recovery plan, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e di conseguenza su tutti gli interventi già disposti per il Molise”: a ribadirlo il portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati. Antonio Federico.
L’Italia sta soffrendo una crisi sanitaria, economica e anche sociale, alla quale si è aggiunta una crisi politica irreale, che lascia i cittadini tra sconforto e rabbia. “Sconforto – aggiunge il pentastellato – perché siamo all’inizio di un imponente piano vaccinale, perché ci attendono mesi ancora difficili per la lotta al Covid e perché le difficoltà economiche pretendono sostegni economici continui e strutturali. C’è poi la rabbia perché i giochi di palazzo di questi giorni misurano la distanza siderale tra la politica e le reali esigenze dei cittadini”.
Purtroppo, questa instabilità, blocca interventi sui territori.
Con l’ultimo scostamento di bilancio, nei giorni scorsi, stanziati altri 32 miliardi di euro destinati a finanziare cassa integrazione e contributi a fondo perduto, risorse che ora attendono di essere attivate con il decreto Ristori 5. In particolare per il Molise, ci sono i Contratti di Sviluppo che coinvolgono decine di comuni, c’è la ricostruzione post sisma, ci sono gli interventi per il dissesto idrogeologico.
La crisi politica sta rallentando interventi per quasi un miliardo di euro di infrastrutture a cui si aggiungono le risorse che dovranno essere finanziate per la coesione territoriale, la digitalizzazione, le aree interne, la rete dei borghi, l’estensione del Superbonus a tutte le aree colpite da sisma.
E’ quello delle opere pubbliche il capitolo più corposo con l’ammodernamento della rete ferroviaria tra Campobasso e Termoli, il completamento dell’elettrificazione tra Isernia e Campobasso, il raddoppio della tratta Termoli-Lesina, i 70 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del viadotto di Ponte Liscione e i 170 milioni di euro per la variante della statale 17 tra Miranda e Pesche, un’opera già finanziata negli anni scorsi, della quale in questi giorni sono stati segnalati i punti deboli, ma che va ricontestualizzata visto il periodo pandemico. “Il Molise, come tutte le altre regioni – ha concluso Federico – ora non può permettersi di perdere milioni di euro che per lo stato è impossibile riconvertire per altri progetti locali, perché la ripartenza del Paese passa anche per le opere pubbliche che generano nuovi posti di lavoro”