Viviamo tutti un periodo difficile, soffrendo aumenti complessivi che pesano enormemente sulle persone e le famiglie, soprattutto quelle monoreddito, la gran parte di lavoratori e pensionati, che davvero sono pieni problemi e rinunce.
Eppure il Governo Draghi ha dato facoltà ai Sindaci di aumentare i compensi per le varie indennità, cosa che ha deciso di fare il Sindaco di Campobasso Roberto Gravina e la sua Giunta, decidendo, a partire in modo retroattivo dal gennaio di questo stesso anno, un quasi raddoppio per lui, gli Assessori e per il Presidente del Consiglio comunale.
Sottolineano la decisione i consiglieri di minoranza del centrosinistra, che dichiarano di aver espresso in Commissione Bilancio una posizione chiara, che era perfino tendenzialmente d’accordo nel merito, ma non certo con le dichiarazioni rese.
In esse il Primo Cittadino si vantava, secondo tali Consiglieri, “di aver ridotto, grazie alla riduzione delle sedute delle Commissioni Consiliari, le quali prevedono per i Consiglieri un gettone di presenza dal valore quasi simbolico, i costi della politica, rispetto al 2018.
Scrivono che in quei costi c’erano anche i gettoni per i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che non hanno mai protestato.
Scrivono ancora che l’aumento è da considerarsi legittimo, però implicherebbe un lavoro davvero a tempo pieno per tutti i beneficiari, una dedizione davvero importante e significativa, rispondendo ai cittadini con la bontà delle scelte e una attività sistematica e oggi fortemente necessaria.
Altrimenti non si riesce a comprendere un premio di adeguamento per loro, un qualcosa che appare in forte disequilibrio con quanti vivono oggi di difficoltà sempre in crescita.
Chiedono perciò meno retorica e soprattutto una azione concreta, quella di mettersi in aspettativa o di lasciare le attività private per tutto il tempo dell’incarico esecutivo.