Negli anni, nel mese di agosto, si sono effettuate in Molise alcune gare ciclistiche di rilevanza nazionale.
Per essere precisi il Trofeo Ciclistico Oratino, che si svolge da oltre 40 anni e il Memorial Priolo Nino, che da 25 anni si corre a Bojano. Due appuntamenti che sono collegati al Trittico del Molise, una sorta di realtà unica a livello nazionale, che ha nell’insieme di tre gare un importante rilievo sportivo, ma non solo, perché richiamano davvero centinaia di ciclisti che arrivano in Regione con i loro familiari, pernottando nelle località molisane e utilizzando le strutture di accoglienza e gli esercizi pubblici.
Quest’anno non si sono potute effettuare le gare di Oratino e Bojano, con enorme dispiacere degli organizzatori, che hanno fatto di tutto e di più per evitare gli annullamenti, annullamenti avvenuti esclusivamente per cause di mancate autorizzazioni da parte delle Istituzioni preposte e che sono intervenute alla decisione soltanto qualche decina di ore prima della partenza.
Gli organizzatori, che hanno anche messo nei progetti discrete risorse economiche non recuperabili, hanno dovuto penare non poco per avvertire tutti i giovani ciclisti iscritti alle gare ed i loro familiari, che si sono trovati ad annullare, a loro volta, a disdire tutte le prenotazioni nelle strutture di accoglienza e nei vari ristoranti.
Tutto a causa delle lunghe tempistiche, delle scelte burocratiche che non hanno, evidentemente, permesso di assumere decisioni più immediate, che avrebbero, in qualche modo, evitato le brutte figure di annullare le gare a ridosso delle loro partenze.
Una contraddizione immensa con i proclami di un Molise da visitare e da valorizzare, visto e considerato che la mancanza della disputa sportiva ha, di fatto, impedito a centinaia di persone di arrivare nel territorio regionale e, molto probabilmente, creando in loro un disagio che si ripresenterà nei prossimi anni, quando ci penseranno più volte prima di iscriversi alle gare.
Per tutte queste ragioni, gli organizzatori, chiedono un intervento anche alla Federazione Ciclistica Italiana, che possa e debba interloquire maggiormente con le Istituzioni a che si migliorino rapporti ed accordi e si valorizzino le gare, anziché annullarle.