Nonostante la grande mole di fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in Molise, non vi è programmazione circa il settore Cultura. Un comparto sul quale la Regione dovrebbe prestare particolare attenzione.
“Eppure – ha rimarcato il capogruppo del Pd a palazzo D’Aimmo, Micaela Fanelli – si registrano l’esclusione del Molise dal Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” che prevedeva 200 milioni di investimento, e la cronica, drammatica carenza di personale, che impedisce, addirittura, la fruizione di alcuni dei siti più belli ed importanti del nostro patrimonio culturale, come ad esempio quello del Castello di Gambatesa, che pur essendo pienamente godibile, è chiuso per mancanza di addetti, come ha drammaticamente denunciato pubblicamente la sindaca Genovese. Poi la contrastata questione del nuovo direttore del Parco Archeologico di Sepino, che pure aveva visto interessanti e valide partecipazioni dal territorio e che si è conclusa con una assegnazione contestata, che si spera non rallenti e non pregiudichi il rilancio di quel sito. Intanto il rammarico resta per l’esclusione dal Piano su “Grandi progetti Beni Culturali’. Non si capisce – ha aggiunto Fanelli – perché il Presidente Toma non abbia fatto tutto il possibile, anche in Conferenza delle Regioni, per inserire il Molise nel novero degli interventi finanziati Bastava un poco di attenzione per far rientrare almeno un sito della nostra regione! A noi pare che manchi una regia locale vera che, al di là delle competenze specifiche, a nostro avviso dovrebbe spettare alla Regione”.
Una vicenda a tratti spinosa, per cui la consigliera regionale del Pd ha chiesto un appuntamento con la Soprintendenza del Molise e ha scritto direttamente al Ministro della Cultura Franceschini per fare chiarezza