Poco più di 2 mesi fa il viadotto Longo sul torrente Sente è stato chiuso al traffico veicolare per la situazione poco stabile di alcuni piloni. Una struttura datata nel tempo e tra le più alte del Paese, importante per le comunicazioni tra l’Alto Molise e l’Alto Vastese.
La chiusura del 18 settembre scorso ha riportato l’orologio indietro nel tempo e inferto un duro colpo all’economia di Agnone, punto di riferimento per centinaia di studenti e lavoratori abruzzesi e per coloro i quali usufruiscono dei servizi all’ospedale San Francesco Caracciolo.
Il governo nazionale a trazione Movimento 5 Stelle e Lega ha trovato nel bilancio dello Stato 2 milioni di euro che potranno permettere di avviare da subito la messa in sicurezza del viadotto. Un prima risposta della politica ai disagi di un vasto comprensorio di piccoli centri inerpicati sulle montagne dell’Appennino Centrale che senza una rete viaria adeguata saranno destinati ad un veloce e inarrestabile declino. Un risultato raggiunto grazie all’interazione con il Ministero dei Trasporti e Infrastrutture.
L’attuale alternativa viaria al Sente è la vetusta ex Statale 86 che da Agnone raggiunge Castiglione Messer Marino dopo circa 19 Km di tortuose curve. Un’arteria rimessa in vita di fretta e furia con fondi elargiti alla Provincia di Isernia.