Giunge in queste ore l’esigenza di tornare con un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri alle regole da rispettare ed alle norme che sanciscono nuovi comportamenti per evitare o limitare le possibilità del contagio da covid 19.
La necessità arriva dalla crescita dei contagi in tutte le regioni, una situazione che è andata via via peggiorando dopo una certa rilassatezza riscontrata nel periodo estivo e in questi giorni.
A tal riguardo, dopo la convocazione per questa sera del Consiglio dei Ministri, dopo un confronto sui divieti con i responsabili degli Enti Locali, arriverà domani la firma sul Decreto del Presidente Conte, che nel punto centrale stabilisce l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto.
Troppi comportamenti ambigui richiedono tale misura, come quella degli studenti, che a scuola rispettano le distanze e le indicazioni studiate e predisposte dai docenti e dal personale, per poi totalmente comportarsi in assoluta promiscuità all’uscita da scuola.
Stesso identico comportamento per chi lavora, che spesso considera l’uscita come una sorta di permesso a disattendere ogni norma.
A tal riguardo l’obbligo all’uso, il cui non rispetto sarebbe punibile attraverso contestazioni e multe.
Prevista la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio, ribadendo le misure di distanziamento sociale, il divieto di assembramenti e la disinfezione frequente delle mani, mentre nessuna nuova stretta oraria sarà attivata per i locali commerciali e pubblici esercizi, nessun ‘coprifuoco’, anche se dalla bozza del documento spunta la possibilità di chiusure “selettive” di settori – compresi bar e ristoranti – e nuovi provvedimenti sul distanziamento sociale in caso di “scenario avverso” sui contagi, questi dovrebbero essere i punti principali di quest’ultimo provvedimento che dovrebbe avere una durata di 30 giorni.
