La Terra dei Fuochi, la narrazione del trattamento dei rifiuti, la corruzione, il silenzio delle Istituzioni, le intercettazioni, le indagini, i tanti non luoo a procedere, il profitto e le scelte di interrare anche scorie pericolosissime non sono così estranee al Molise, che confina, ma ne è abbastanza contaminato, con quella che un tempo era la Campania Felix, la Terra di Lavoro e che da oltre vent’anni è rappresentata dai fuochi che bruciano in superfice una immensa montagna di rifiuti,avvelenando aria e terreno di diossina, ma anche nascondendo bombe ecologiche di estrema pericolosità.
Di questo e tanto altro se n’è parlato ad Isernia, nell’ambito della terza Edizione di Capolinea, con ospiti illustri e con i responsabili di numerose realtà locali, Associazioni e Comitati in lotta contro scelte scellerate come il Lotto Zero, Pizzone II e tanti altri percorsi che uccidono il vero sviluppo del territorio molisano.
Sulla storia della Terra dei Fuochi, ma anche sulle altre vicende che hanno dato vita all’immenso degrado ambientale e culturale del territorio campano, abbiamo potuto ascoltare Rosaria Capacchione, giornalista d’inchiesta, che non pochi problemi ha creato ai camorristi e che per un lungo periodo ha potuto contare sulla scorta armata, ma anche Gianfranco Nappi, già parlamentare, oggi fondatore e Direttore di “Infiniti mondi” e Paolo De Chiara, giornalista d’inchiesta molisano, autore del libro “Il Veleno del Molise”