C’è una sorta di fil rouge che unisce le tante zone verdi di Campobasso, sono tutte state, nel corso del tempo, inaugurate con tutto l’entusiasmo possibile, per poi entrare nel baratro della dimenticanza e della disattenzione.
Siamo andati ieri al Parco dedicato ad grande poeta Ungaretti, questa mattina invece abbiamo passeggiato nel Parco delle Foibe, un sito di verde pubblico, inaugurato ufficialmente dagli amministratori soltanto qualche anno fa, che è adiacente alla zona residenziale denominata Parco dei Pini.
Questa isola, a nostra memoria, non ha mai conosciuto una manutenzione adeguata, se non l’attenzione dei volontari dell’Associazione Fare Verde, che ormai sembra doversi accollare gran parte dei lavori di manutenzione nelle diverse aree verdi della città.
Senza questi interventi volontari e giammai retribuiti, infatti, sembra che la natura possa aver avuto il permesso di crescere a dismisura e selvaggiamente.
Ed è quello che vediamo, una distesa di erbacce, nessuna sfalciatura, tutto ricoperto da piante che non conoscono alcuna cura da parte dell’uomo.
Una dimenticanza gravissima, questa, da parte di un’Amministrazione comunale che dovrebbe essere magari più sensibile al rispetto ambientale e più attenta ad offrire ai cittadini una città a misura di uomo, una Amministrazione comunale che, con i suoi uomini, in ogni occasione sottolinea a parole questo rispetto, finendo però sempre per ignorare ogni aspetto di tutela e programmando quei lavori di manutenzione, che oggi sono assolutamente necessari per ribadire la stessa dignità della città.
Una città che mostra sempre di più tutte le sue criticità e, pertanto, suggerisce una gestione amministrativa affatto vicina al bene comune.