“Il coronavirus -si legge in una lettera pubblica del Soa, Sindacato Operai Autorganizzati- ha dimostrato fattivamente che è un buon mezzo per le restrizioni delle libertá e dei diritti e per il controllo della popolazione.
Il nostro primo pensiero – dice il sindacato, va ai tanti bambini e alle famiglie più bisognose che già hanno subito le conseguenze della quarantena e che anche ora non potranno nemmeno fare il bagno al mare per l’impossibilità di pagare somme da capogiro nei lidi privati. Per tale motivo, hanno aggiunto, provvederanno a fare proteste e occupazione delle spiagge se sarà necessario.
“Oltre le gravi problematiche regionali dei servizi pubblici come sanitá e trasporti anche quelli che sembrerebbero non essenziali vengono vietati e di conseguenza avvantaggiati alcuni privati, resta il fatto che anche andare a fare un bagno al mare è diventato ormai un lusso. O si sblocca questa situazione o saremo costretti anche alla protesta e occupazione delle spiagge”.