Così come a Rotello e Colletorto anche a Santa Croce di Magliano dopo 16 anni dal terremoto del 31 ottobre 2002, per 350 studenti ospitati nelle scuole primaria e secondaria la campanella è suonata ancora una volta in strutture prefabbricate realizzate subito dopo il sisma, in pieno stato di emergenza.
Di fronte alla realtà che gli studenti e il personale scolastico di questo territorio sono costretti a vivere, in strutture che peraltro avrebbero bisogno di interventi di manutenzione, si evince il fallimento del modello di ricostruzione seguito alla tragedia di San Giuliano Di Puglia.
A Santa Croce di Magliano la ricostruzione di una scuola moderna e sicura non è mai partita e forse mai partirà dato che l’unica possibile soluzione all’orizzonte è rappresentata da un bando Inail al quale il Comune ha partecipato, aggiudicandosi un finanziamento per il progetto “Scuole Innovative”, che prevede dei vincoli tra i quali l’obbligo per il Comune di accollarsi le spese di progettazione a cui però non è in grado di far fronte.
E così i disagi continuano e si sommano a quelli causati dal pessimo stato delle infrastrutture viarie, dal taglio di risorse per i servizi essenziali e dalla mancanza di lavoro che spinge sempre più giovani a lasciare il paese.