Agenti della Sezione Polizia Stradale di Campobasso in una operazione di controllo effettuata nel tratto molisano della A14, hanno smascherato due autotrasportatori stranieri, rispettivamente polacco ed ungherese, “truffatori dell ‘Adblue”.
Essa è una soluzione composta da urea ed acqua demineralizzata inserita in un apposito serbatoio di veicoli con motore diesel ed utilizzata per il sistema di controllo della riduzione delle emissioni inquinanti.
Se il computer di bordo del veicolo rivela che il serbatoio di Adblue è vuoto viene ridotta automaticamente la velocità di marcia del mezzo a 30Km/h, fino a quando il serbatoio non viene nuovamente riempito.
Spesso, però, scatta la frode da parte di alcuni autotrasportatori. Infatti, grazie a software di poche centinaia di Euro, si riesce a manipolare il computer di bordo “mostrando” che il serbatoio Adblue sia sempre pieno e, di conseguenza, il veicolo continua a funzionare normalmente anche in assenza dell’additivo, con un aumento esponenziale dell’inquinamento prodotto dal mezzo.
La frode in questione oltre a produrre effetti negativi per la concorrenza e la salute dei cittadini, incide, inoltre, negativamente anche sull’erario, dal momento che i mezzi pesanti Euro 4, 5 e 6 in cui viene installato l’emulatore Adblue, nei paesi europei, sono soggetti a tasse agevolate e pedaggi autostradali agevolati.