Manovre speculative, frodi e pratiche scorrette. Per fronteggiare l’aumento dei prezzi del carburante la Guardia di Finanza di Pescara ha messo in atto una attività di controlli a tappeto sul territorio abruzzese. Nonostante il decreto taglia accise del Governo abbia ridotto di 25 centesimi al litro il prezzo di benzina e diesel, il caro carburante ha superato i 2 euro, con listini che il Codacons definisce ingiustificabili sulla base delle attuali quotazioni petrolifere.
Nell’era in cui un pieno costa più di € 100, gli aggravi per l’economia familiare si fanno sentire anche nel settore della spesa alimentare, con prezzi saliti per i beni di largo consumo, trasportati quasi per il 90% su gomma. Ecco perché i controlli, avviata da mesi dalla Guardia di Finanza per accertare illeciti di rilevanza penale sull’escalation senza freni delle tariffe, si rendono indispensabile.
In relazione alla anomala corsa dei prezzi dei prodotti petroliferi le forze dell’ordine effettueranno anche nelle prossime settimane le verifiche utili ad individuare eventuali responsabilità per fenomeni evasivi da parte dei titolari dei distributori che hanno un impatto economico e sociale molto forte e danneggiano i risparmi dei consumatori.