Edilizia in crisi a causa del covid-19. Necessarie azioni dal Governo

Mai così nero il futuro dell’edilizia. Crollo record dell’attività, causato dalle chiusure delle varie attività e associazioni per via del Covid-19.

A confermarlo gli ultimi dati nazionali del settore delle costruzioni, che hanno registrato a marzo il calo più marcato da 20 anni a questa parte. Un disastro per gli addetti ai lavori e per l’urbanizzazione stessa, che rischia di perdere la sua valenza.

Mancanze di risposte certe, cantieri fermi da più di un mese, necessità di un confronto con il Presidente della Giunta Regionale del Molise e organi regionali assente da mesi, queste le numerose lamentele Dell’associazione Costruttori Edili che chiede al più presto risposte certe sia dal governo regionale che da quello nazionale.

Per far fronte a questa situazione, l’Associazione ritiene prima di tutto però indispensabile il pagamento alle imprese di tutti i crediti maturati in passato per i lavori e pubblici e per la ricostruzione post sisma e non onorati nei termini di legge, senza cui nessuna ripartenza potrà avvenire. In ultimo, Ance invoca la garanzia che i pagamenti per il futuro avvengano nei 30/60 giorni stabiliti.

“Stiamo vivendo un fase difficilissima – dichiara il Presidente Danilo Martino – l’Associazione ha lavorato anche durante i festivi per supportare le imprese e dare consulenza, ma non veniamo ascoltati; siamo ormai con le casse vuote, molte attività hanno difficoltà ad accedere alle misure del decreto liquidità trovandosi in condizioni bancarie disastrose. Invochiamo ha ribadito in ultimo, anche l’utilizzo dei fondi europei per agevolare la ripartenza”.

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