Sono ormai passati anni ma la situazione sembra non migliorare affatto, anzi pare sia in netto peggioramento. Parliamo dell’emergenza cinghiali in Italia ma soprattutto in Regione. Una vera e propria infestazione di ungulati che sta creando non pochi problemi alle persone, agli agricoltori, alla stessa coltura e agli automobilisti. Da non perdere di vista anche l’epidemia che ha colpito questi animali e l’emergenza tirchinellosi ed epatite e, che mette sotto torchio la carne di cinghiale, preferibilmente non consumabile in questo periodo. Nell’anno appena volto al termine sono state tante però le iniziative per cercare di ridurre la problematica e il proliferarsi di questi animali, che troppo spesso creano danni gravi, gravissimi a chiunque vi si imbatta. La morte, dopo 13 giorni di agonia nel reparto di rianimazione dell’ospedale ‘San Timoteo’ di Termoli del 46enne uscito lo scorso dicembre fuori strada con la sua auto nel tentativo di evitare un cinghiale è stata solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso riaccendendo una polemica senza fine. Anche il presidente della Regione Donato Toma, poche settimane fa aveva annunciato una specifica proposta di legge. La norma prevede la possibilità per gli agricoltori, titolari di licenza di caccia, di poter abbattere i cinghiali che attraversano i loro fondi. Per i danni subiti dagli agricoltori spiegò di aver effettuato un recente stanziamento pari a 900 mila euro”. A tal riguardo, l’unione dei coltivatori, plaudendo all’iniziativa ha però chiesto che tale proposta venga approvata e resa esecutiva in tempi quantomeno rapidi.