Nulla da fare, la problematica legata alla fauna selvatica e, in particolare, al proliferare degli ungulati lungo la penisola e in particolare in Molise, resta.
E’ ora tempo di muoversi e di porre rimedio alla situazione, anche in vista della stagione calda.
Di tale problematica si è discusso proprio in queste ore a seguito di un incontro avvenuto nella capitale con la commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e il sottosegretario al ministero della Transizione ecologica Vannia Gava. All’appuntamento si è parlato proprio della grave emergenza cinghiali. “Purtroppo – ha spiegato Nicola Cavaliere – non sono state fornite novità in merito a criticità divenute ormai insostenibili sui territori.
Con la crisi delle materie prime provocata dal conflitto in Ucraina, inoltre, il governo sta pensando di utilizzare per la semina i terreni messi obbligatoriamente a riposo fino ad oggi. Alla luce della situazione attuale ci si pone il problema degli ungulati, che potrebbero rilevarsi una nuova minaccia per la produzione della semina.
Bisogna tenere conto dell’impossibilità di affrontare il fenomeno attraverso metodi ecologici, considerata la scarsità di risorse finanziarie e umane, e dell’impossibilità di attivare procedure di sterilizzazione della specie.
Ispra e servizi veterinari a tal riguardo hanno espresso parere negativo. Per questo le autorità sperano nella modifica della legge 157 del ’92. A tal punto, il governo Draghi è chiamato ad emanare un decreto d’emergenza che preveda misure mirate e aiuti economici alle Regioni per far fronte all’emergenza. Si chiede anche di poter prevedere forme di polizze assicurative agevolate che possano riconoscere il risarcimento del danno a causa della presenza dei cinghiali.