Emergenza covid-19. Di seguito riportiamo la lettera che il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Cimino ha rivolto al presidente della Regione Donato Toma al fine di sollecitare la somministrazione di vaccini anche al personale iscritto all’ordine. L’informazione non può fermarsi. Bisogna garantire sicurezza alla categoria dei giornalisti, in prima linea nella lotta sanitaria.
«Gentile presidente Toma, nella mia qualità di Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise – si legge in una nota a firma del presidente Vincenzo Cimino – torno a parteciparle la richiesta di un percorso preferenziale per la vaccinazione dei giornalisti, ovviamente dopo le categorie professionali più a rischio. Lo hanno chiesto i colleghi della Toscana con la presa di posizione ufficiale del suo collega governatore Giani. Stesso dicasi per l’Odg dell’Abruzzo, Campania, Emilia e dello stesso presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Carlo Verna, nei confronti dei presidenti Marsilio, De Luca, Bonaccini e del Ministero.
Nel precisarle che sappiamo bene come non dipenda da lei, siamo anche consapevoli della sua influenza politica e del suo partito (ora forza di governo) che può essere portatrice se non altro, di un confronto con il nuovo commissario Figliuolo. Questo ulteriore appello, gentile presidente, arriva dopo altre numerose sollecitazioni rappresentatemi da colleghi impegnati ogni giorno nella copertura di notizie, costretti loro malgrado anche a lavorare in condizioni di non sufficiente distanziamento durante iniziative pubbliche in presenza. Ultimamente siamo stati oggetto anche di numerosi attacchi social da persone che non si rendono evidentemente conto di cosa possa succedere qualora si fermasse l’informazione, specie nella realtà regionale.
Noi siamo la categoria che racconta, che entra negli ospedali, che dà voce a chi non ha voce, che segue dallo sport a quel poco di cultura che resiste in questi mesi. Mi preme comunque ricordarle, caro presidente, che anche i giornalisti della sua regione hanno contratto il virus, alcuni di loro sono tuttora positivi, lo stesso Ordine dei Giornalisti ha avuto ripercussioni nel lavoro di ufficio. Nessuno chiede quindi privilegi, come ha ribadito lo stesso Carlo Verna, ma solo corrette valutazioni dopo aver prospettato situazioni di fatto. Crediamo anche che debbano collaborare, per individuare le situazioni maggiormente a rischio, gli editori che commissionano o utilizzano servizi realizzati in esterno a contatto con una pluralità di soggetti. In ultimo gentile presidente, vorremmo evitare che si scatenasse una sorta di “guerra tra disgraziati”, tra giornalisti più fortunati e quelli meno tutelati, viste le reali situazioni che a volte albergano nel nostro difficile tessuto, alla cui comunità chiedo comunque di mantenere il decoro e la solidarietà tra colleghi, che deve avere sempre la meglio, seppure quando sussistano momenti di disperazione. Il riferimento va anche a qualche testata blasonata che altro non evidenzia, se non argomentazioni superate da “piccoli giornalisti di provincia”, che mesi prima, con pochi riflettori e dignità da vendere, hanno diffuso. La stessa caparbietà, caro Toma, noi la evidenziamo in questo ennesimo appello: aiuti per favore questa categoria, categoria che le ha dimostrato comunque equilibrio ed equidistanza. La presente sarà recapitata ai deputati Tartaglione e Occhionero, vicini alle problematiche della comunità e dell’Ordine dei giornalisti del Molise».