Una platea attenta e partecipe, quella che a Bari, alla Fiera del Levante, al termine del diciottesimo Congresso Nazionale delle CGIL ha salutato, applaudendolo più volte durante il suo intervento di chiusura, il nuovo Segretario generale, Maurizio Landini, eletto a grande maggioranza.
Sono stati giorni di intenso lavoro, che hanno portato attraverso gli interventi dal palco e nelle varie commissioni, il senso di una appartenenza culturale e politico-sindacale, che ha missione di scrollarsi dal corpo ogni titubanza e costruire, ed indirizzare tutti gli sforzi, attraverso la lotta e l’impegno quotidiano, alla costruzione di una società migliore, più attenta ai bisogni ed alle necessità della gente.
Intanto si è discusso e molto sul tema del lavoro, che è parte integrante dello slogan scelto a presentare il Congresso, “Lavori é” , che in definitiva segna il motore centrale di tutte le giornate.
Intanto molta l’emozione del saluto della e alla Susanna Camusso, che ha diretto la Cgil per otto anni e che lascia la segreteria ma non il sindacato, che’ le è stato chiesto di rappresentare la CGIL nel mondo.
Tanta l’emozione tra i tanti delegati e gli invitati, vecchi e nuovi iscritto, che hanno voluto rinnovare l’affetto per i loro dirigenti, salutando il segretario uscente ed accogliedo alla grande quello nuovo.
Grande, intanto, la soddisfazione tra i delegati e gli invitati del Molise, che hanno fatto il pieno d’entusiasmo per essere pronti alle prossime lotte a sostegno soprattutto del lavoro.