Episodi di bullismo a danno di un ragazzo, Calenda chiede apertura di una inchiesta

La scuola dovrebbe essere un luogo in cui uno studente, oltre ad apprendere dovrebbe anche essere educato al rispetto e alla convivenza con il prossimo.

Purtroppo, però, sempre più frequentemente, si assiste, ad episodi di bullismo, come quelli a danno di un giovane frequentante le medie di un Istituto Omnicomprensivo della provincia di Campobasso, affetto da deficit cognitivo, che nello specifico sarebbe stato spesso e nel tempo oggetto di umiliazioni da parte dei compagni, senza alcun intervento risolutivo da parte della stessa Scuola. Una vicenda sulla quale è intervenuta Filomena Calenda, assessore regionale alle Politiche Sociali.

“Alcuni genitori – sottolinea – si dicono allarmati da questa circostanza, tanto che sono arrivati alla drastica decisione di iscrivere i propri figli in altre scuole così come è stata costretta a fare la stessa famiglia del ragazzo in questione. Una preoccupazione che mi scuote fortemente e solleva dunque un quesito cruciale: se vi siano o meno, in quest’area della provincia, controlli adeguati da parte delle Istituzioni capaci di ripristinare quelli che sono aspetti di legalità oltre che di rispetto dell’altro per una serena e pacifica convivenza civile e sociale”.

A tal proposito, stamane, l’assessore Calenda, ha provveduto a chiedere delucidazioni su quanto accaduto affinché siano eventualmente prese in considerazioni le opportune azioni di ripristino della legalità, delle forme di rispetto e di contenimento di eventuali situazioni di degrado morale e sociale. Si è dunque rivolta ai Ministri delle Disabilità, Erika Stefani; dell’Istruzione, Patrizio Bianchi; per le Politiche Sociali, Andrea Orlando; al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini; alla Garante dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano; al Sindaco del Comune coinvolto.

“Emarginare il fenomeno al suo nascere, sostenere le vittime di atti di bullismo, educare i colpevoli di atti di violenza – ha concluso l’assessore della Regione Molise –  è di assoluta priorità per fermare il dilagare del fenomeno e per questo auspico che sugli episodi sia aperta un’inchiesta e venga fatta subito chiarezza”.