Nonostante le numerose iniziative di cittadinanza attiva portate avanti da abitanti ed associazioni, a Campomarino queste buone pratiche spesso si intrecciano con veri e propri episodi di degrado urbano.
Le iniziative per la pulizia delle spiagge come quelle portate avanti da Fare Verde o l’iniziativa Clean Saturday, promossa con la medesima missione dalle associazioni Ambiente Basso Molise ed AISA, spesso non bastano per preservare il bene comune.
Questo proprio per via dei gesti incivili di una parte della popolazione che, non curante ne della preservazione dei beni collettivi, né tantomeno della propria salute, continuano a riversare abusivamente rifiuti lungo le vie di collegamento della cittadina.
Esempio iconico di questa cattiva pratica è sicuramente Via Amendola, a due passi da una zona residenziale, dove in un sentiero di collegamento rifiuti di ogni genere, da quelli organici fino a quelli elettronici, sono talmente fitti da compromettere addirittura la viabilità.
Questo nonostante l’intera zona dovrebbe essere monitorata 24 ore su 24 dalle telecamere di pubblica sicurezza, una situazione insostenibile non solo per i tanti residenti, ma anche per tutti i cittadini, costretti a dover mostrare una cartolina non certo piacevole di una Campomarino che vive vive principalmente di turismo.
Un doppio danno quello portato avanti da chi pratica questi gesti incivili che rappresenta un arma a doppio taglio proprio per chi li pratica: se da un lato si continuano a pagare le tasse sui rifiuti, un servizio di cui poi di fatto non si usufruisce, dall’altro si mette a rischio la propria salute è l’integrità della propria cittadina.