La notizia di questi giorni della Bandiera Blu per Campomarino e Termoli fa ben sperare, ma non deve distogliere l’attenzione da un problema serio da affrontare con urgenza: quello dell’erosione costiera. Da anni, un metro dopo l’altro, il mare divora la nostra costa nell’indifferenza della Regione Molise e del suo ormai ex assessore delegato, Vincenzo Niro, a danno delle comunità che la costa la vivono, che sulla costa lavorano.
Sul tema poco o nulla è stato fatto finora. Si vede chiaramente dalla situazione delle spiagge molisane: nel giro di una quindicina d’anni i metri di spiaggia del litorale si sono sensibilmente ridotti, e chi anni fa ha investito in un’attività commerciale, col passare del tempo rischia di restare inghiottito dal mare.
Ho avuto modo di parlarne con diversi imprenditori e cittadini del basso Molise: il loro grido disperato lanciato alle istituzioni, in particolare al Demanio della Regione, è caduto nell’imbarazzante vuoto di soluzioni del centrodestra. Allo stesso modo, in questi anni, sono rimaste inascoltate le nostre proposte avanzate in Consiglio regionale affinché si facesse tutto il possibile per innalzare i frangiflutti e prevenire il fenomeno in tempi brevi.
“Bisogna quindi salvaguardare le comunità costiere con azioni mirate: diversamente dal centrodestra, noi non faremo mancare il nostro impegno in tal senso. Per questo lavoriamo ad un Piano specifico di contrasto all’erosione. Vogliamo investire risorse concrete in misure di prevenzione, destinare sostegni alle persone colpite da questa emergenza. Ma vogliamo fare di più. Vogliamo tutelare queste aree da scempi edilizi e speculazioni di ogni tipo. E in linea con gli obiettivi da centrare per la transizione energetica, intendiamo tutelare la costa attraverso accordi innovativi di compensazione ambientale da destinare a misure di contrasto all’erosione e al consumo di suolo”. Queste le considerazioni di Angelo Primiani del Movimento 5 Stelle.