Maxi operazione anti terrorismo in Francia, fra i latitanti anche due molisani. In tutto sono sette ex terroristi italiani rifugiati in Francia che sono stati arrestati a Parigi in queste ore su richiesta dell’Italia, mentre altri tre sono in fuga e sono ricercati. Un latitante, Luigi Bergamin si è costituito quindi rimangono attualmente Raffaele Ventura e Maurizio di Marzio. Quest’ultimo è un molisano originario di Fonte del Cerro, una contrada di Trivento
Secondo le indagini, sarebbe implicato anche nell’omicidio di Aldo Moro. Quella famosa Renault 4 rossa, pare fu avvistata, negli anni passati, anche a Trivento. Un dato che ha puntato i riflettori sul latitante molisano. Sarebbero ore decisive queste, riguardo la sua cattura poiché tra poche settimane il reato potrebbe passare addirittura in prescrizione, pertanto è caccia all’uomo.
In caso di arresto, con conseguente estradizione, Di Marzio potrebbe dover scontare gli arresti domiciliari all’interno della sua abitazione di Fonte Del Cerro. Tornando alle accuse, i responsabili, appartenenti alle brigate rosse, sono accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni ’70 e ’80.
L’operazione, secondo quanto si apprende da fonti italiane, è stata condotta dall’Antiterrorismo della polizia nazionale francese in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale della Criminalpol, con l’Antiterrorismo della Polizia italiana e con l’esperto per la sicurezza della polizia italiana nella capitale francese.
Il molisano Enzo Calvitti, nato a Mafalda il 17 febbraio 1955, appartenente, appartenente anche lui alle brigate, dovrà scontare 18 anni, 7 mesi e 25 giorni e 4 anni di libertà vigilata per i reati di associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi. La sentenza della Corte d’appello di Roma è diventata esecutiva nel settembre 1992. Negli anni passati, i responsabili sono stati coperti dalla dottrina Mitterrand.