Fiaccolata solidale questa sera a Termoli per gli operatori della pesca

In attesa della Conferenza Stato-Regioni chiamata a riunirsi all’inizio della settimana prossima sulla grave crisi che attanaglia il comparto ittico nazionale, dopo 3 settimane di stop la marineria termolese ha deciso di tornare in mare aperto da domenica sera e per 3 giorni la settimana al fine di poter garantire alle famiglie un minimo di sostentamento economico, pur non avendo certezze di guadagno per gli armatori e per i pescatori per effetto del costo del gasolio salito ad 1 euro e 30 al litro.

. A Termoli, intanto, è confermata questa sera la fiaccolata silenziosa a partire dal mercato ittico fino alla Cattedrale. L’impatto degli aumenti del prezzo del carburante sugli armatori della pesca e la crisi strutturale del settore sono l’oggetto di un documento fatto proprio di recente dalla Conferenza delle Regioni.

L’ordine del giorno è stato inviato al ministro Stefano Patuanelli, con la richiesta di attivare con estrema sollecitudine un Tavolo di crisi. Gli operatori ittici dell’intera Penisola non sono più in grado di fronteggiare le attuali avversità; la categoria è in ginocchio. I pescherecci sono ormai costretti a salpare in mare in perdita, favorendo in questo modo le importazioni di pesce dall’estero. Gli armatori per affrontare l’emergenza insistono sull’estensione del credito di imposta al secondo trimestre 2022, la necessità di inserire fra le cause del “fermo bellico” anche le marinerie del Mediterraneo, lo stanziamento di 20 milioni di euro per fronteggiare il caro energia, la proroga delle scadenze fiscali e l’erogazione immediata dell’indennità di fermo pesca della scorsa estate.