Fibromialgia, uno spettro silenzioso che colpisce quasi 6mila molisani. Calenda: «Un odg per garantire loro cure e migliore qualità della vita»

Un ordine del giorno per impegnare il presidente Toma e la giunta a porre in essere tutte le misure necessarie al fine di rendere migliore la vita dei tanti molisani affetti da fibromialgia. Il consigliere regionale Filomena Calenda porterà all’attenzione del Consiglio Regionale una sindrome troppo spesso sottaciuta ma che colpisce molte persone, anche nella nostra regione. La fibromialgia è una condizione dolorosa cronica, ad eziologia sconosciuta caratterizzata da dolore muscoscheletrico diffuso e da sintomi extrascheletrici a carico di numerosi organi e apparati; colpisce indistintamente donne e uomini, anche se la percentuale è maggiore nel sesso femminile. Ad oggi è ancora considerata una sindrome, motivo per cui accedere ai percorsi diagnostici e riabilitativi non è sempre facile. Negli ultimi anni tante sono state le proposte di legge presentate a livello nazionale per riconoscere la fibromialgia quale malattia invalidante, per consentirne l’inserimento tra le patologie che danno diritto all’esenzione dei costi per le correlate prestazioni sanitarie; per individuare sul territorio nazionale strutture pubbliche idonee alla diagnosi e alla riabilitazione. A tal proposito lo scorso gennaio la Regione Sardegna, istituzione regionale a Statuto speciale, ha approvato una proposta di legge che riconosce la fibromialgia “patologia cronica, progressiva e invalidante”.
«Nei giorni successivi a tale approvazione – ha dichiarato il presidente della IV Commissione Consiliare permanente – ho chiesto formalmente all’Asrem notizie circa il numero dei molisani affetti da tale sindrome e quali servizi vengono erogati su territorio regionale. Ad oggi, purtroppo, in Molise manca un registro regionale ma, facendo riferimento alla nota di risposta trasmessa dall’Asrem, secondo una stima indiretta il numero dei molisani affetti da fibromialgia si aggira intorno ai 6 mila 12 mila, pari al 2,5% – 3,5% su una popolazione di circa 320 mila abitanti. Incidenza che, purtroppo, secondo dati statistici è in aumento. In realtà la Regione Molise, con decreto n.4 del 2018 ha approvato il Pdta (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) delle malattie reumatiche e autoimmuni, in cui è previsto anche il percorso diagnostico differenziale per la sindrome fibromialgica; percorso che, a detta dell’Azienda Sanitaria Regionale, sarebbe dovuto diventare operativo nei primi mesi del 2019. Ad oggi, però, ancora nulla. Motivo per cui nell’ordine del giorno ho chiesto al presidente Toma di interessarsi della problematica, sollecitando anche la struttura commissariale affinché si attivi per porre in essere, in tempi celeri, tutte le azioni necessarie per garantire una migliore qualità della vita a tutti i molisani affetti da tale sindrome».

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