Le notizie circa la presenza in Molise di molti casi di contagio da virus mutati dal coronavirus iniziale destano forti preoccupazioni, a partire dal mondo della scuola, soprattutto da parte delle famiglie degli alunni e dai docenti e personale che stanno operando in presenza.
A tal riguardo interviene la Federazione Lavoratori della Conoscenza, i cui rappresentanti affermano che con le varianti aumentano i rischi e che servono sicuramente interventi immediati e bisogna partire senza indugi con le vaccinazioni.
Affermano che la vicenda rende non più rinviabili risposte rapide e concrete alle richieste che hanno più volte avanzato in questi mesi per la riapertura in presenza delle scuole, a partire da quelle del primo ciclo.
Chiedono si faccia chiarezza sui dati del contagio nelle scuole della regione, dati che siano presentati “con il maggior dettaglio possibile, preferibilmente a livello di singola istituzione scolastica, oppure, in ogni caso, a livello comunale e/o provinciale”.
Ma anche auspicano che si attivi immediatamente e si pianifichi un programma di screening mediante tampone antigenico periodico del personale della scuola in tutto il Molise, proprio tenendo conto del diffondersi delle nuove varianti.
Naturalmente la campagna vaccinale diventa prioritaria ed estremamente necessaria, anche tenendo presente che il 40% dei lavoratori della scuola hanno dai 55 anni in più e che necessitano fortemente di essere tutelati e tramite loro di tutelare tante altre persone.