Il Molise è tra le sette regioni in Italia con il più alto indice di rischio per il dissesto idrogeologico.
Gli ultimi rapporti stilati da Ispra e Legambiente e aggiornati al 2017, confermano che il 100% dei comuni molisani, ovvero 136 su 136, è ad considerato a rischio.
Una problematica di forte attualità che nell’ambito del Patto per il Molise è stata affrontata con un primo importante stanziamento di risorse per 32 milioni, nei confronti dei comuni che pongono in essere azioni di prevenzione e contrasto di un fenomeno che mette a rischio migliaia di cittadini.
Ad accendere un faro sull’assegnazione delle risorse ai centri interessati è ora il Movimento Cinque Stelle che sull’argomento ha presentato una interrogazione a Palazzo D’Aimmo.
In particolare desta più di un dubbio il fatto che nell’elenco dei 45 interventi da finanziare, approvato dalla Regione a cinque giorni dalla elezioni del 22 Aprile scorso, non sia presente il Comune di Civitacampomarano, divenuto un caso emblematico per le gravi conseguenze che un vasto movimento franoso ha causato a una parte consistente del borgo, ivi compreso il patrimonio artistico, storico e architettonico.
A partire dal 2015 le risorse destinate a finanziare questo tipo di interventi sono utilizzati sulla base di un accordo di programma tra Regione e Ministero dell’Ambiente e gli interventi sono poi individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce peraltro criteri, modalità e procedure per accedere ai finanziamenti, tra cui l’obbligo di registrazione su una apposita piattaforma.
La determinazione regionale che ha approvato l’elenco dei comuni beneficiari specifica che sono stati in considerazione interventi con accertate situazioni di urgenza ed emergenza, attestate anche da ordinanze sindacali per la pubblica e privata incolumità. A ciò sono subentrati successivamente altri criteri per la scelta degli interventi da realizzare.
Elementi sui quali il Movimento Cinque Stelle chiede ora di fare piena luce, giudicando come “scandaloso” il fatto che proprio Civitacampomarano sia stato escluso dall’elenco dei destinatari dei fondi.
Dav.Vit.