Fondi regionali per far rivivere le tradizioni secolari del Molise

Conoscere la storia e le radici del Molise inizia dalla scoperta delle tradizioni popolari. Mezzo milione di euro è la somma disposta dall’amministrazione regionale per far rivivere le più importanti manifestazioni locali.
Un’azione necessaria perché alcuni di questi eventi appartenenti alla cultura molisana possano continuare a vivere nei paesi d’origine. Nell’ordine, a partire da fine mese a San Martino in Pensilis, la Carrese, la secolare corsa dei carri trainati dai buoi che nelle settimane successive si sposterà nelle vicine Portocannone e Ururi, la parata dei Fucilieri di San Nicola a maggio a San Giuliano del Sannio, ed ancora passando a giugno ai Misteri di Paolo Di Zinno trasportati a spalla tra le vie del centro storico a Campobasso, la Festa del Grano di luglio a Jelsi, il Festival della Zampogna nel mese di agosto a Scapoli, la Festa dell’Uva a Riccia agli inizi di settembre, per proseguire nella Ndocciata nel freddo mese di dicembre ad Agnone, senza dimenticare nel periodo di carnevale Il Diavolo di Tufara.
Tutte iniziative che richiamano migliaia di curiosi anche dal resto della Penisola. Grazie a questi 500 mila euro nelle 2 province si potrà realizzare un cartellone diversificato di interesse culturale, antropologico e turistico per veicolare riti antichi che rimandano all’identità storica di numerose comunità. Il finanziamento complessivo proviene dal Fondo di Sviluppo e Coesione.