Anche il Molise si trova costretto ad affrontare la spinosa questione dei Furbetti del Vaccino, vale a dire quelle persone che – pur non rientrando tra le categorie destinatarie della somministrazione- sono comunque riuscite ad ottenere la loro dose.
La questione si fa preoccupante non solo perché scavalcare illegalmente le fasce deboli della società rappresenta un affronto alla convivenza civile, ma perchè in un modo nell’altro l’intento scorretto dei furbetti è coadiuvato da una ristretta rappresentanza di quegli operatori sanitari che invece dovrebbero garantire il rispetto dei principi costituzionali fondamentali.
Tuttavia le cose non vanno sempre in questa direzione e anche in Molise si scopre – grazie ad un’elaborazione dell’Istituto Gimbe su dati raccolti dal Ministero della Salute – che il 14% delle persone che hanno ottenuto la prima dose del vaccino – di fatto – non ne avevano alcun diritto.
Un’evidenza che non ha potuto far altro che scatenare una condanna unanime da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni, che tuttavia lascia con l’amaro in bocca perchè si sarebbe potuto vigilare con maggiore oculatezza.
Non solo perché questa situazione ha costretto all’attesa quanti si sono visti negare il loro diritto alla salute – complice anche i problemi di rifornimento delle dosi vaccinali – ma anche perché ora si è costretti ad affrontare una questione legale ma anche sanitaria
Queste persone hanno diritto alla seconda dose del vaccino? dal punto di vista legale assolutamente no, da quello sanitario la questione si fa più fumosa, perché nel momento in cui non sarà possibile inoculare la seconda dose del vaccino a queste persone vorrà dire che il 14% delle dosi utilizzate in Molise andrà perduta.
Un grande problema che dovrà ora essere risolti velocemente dai Pubblici Poteri, che saranno sicuramente chiamati dalla cittadinanza anche a rispondere delle loro responsabilità.