I dipendenti della ex fabbrica automobilistica Fiat di Termoli si attendono dal Gruppo industriale Stellantis risposte chiare sul futuro occupazionale e gli investimenti sui motori e sulla gigafactory per la produzione di batterie elettriche.
Il presidio pubblico pomeridiano in Piazza Monumento voluto dalle organizzazioni dei metalmeccanici è stato indetto dopo l’annuncio della multinazionale con sede ad Amsterdam, in Olanda, di sospendere le risorse economiche per la produzione di batterie elettriche nello stabilimento termolese. Una scelta, quella di Stellantis, che solleva molte incognite sul futuro del sito nel Basso Molise e sull’indotto. Martedi 17 è previsto al Ministero delle Imprese, nella Capitale, il vertice decisivo per le sorti dell’azienda.
Su questo fronte le maestranze, quasi 2 mila dipendenti e molti dei quali attualmente in cassa integrazione, si aspettano da Stellantis quelle risposte che sono fin qui mancate rispetto al futuro e agli investimenti sui motori e sulla gigafactory, progetti industriali che per molti sembrano essere solo fumo negli occhi. Difendere il proprio futuro non coinvolge solo Termoli e dintorni, ma probabilmente una parte molto più ampia della occupazione e dell’economia in Molise.