Invita a far mente locale, il Gruppo consiliare di Termoli Bene Comune – Rete della Sinistra, quando rinnova le circostanze che “Le problematiche legate al trasporto pubblico scolastico in tempi di Covid erano state previste e sollevate già a luglio del 2020, quando, un po’ ovunque, erano state poste specifiche domande sulla situazione dei plessi scolastici cittadini e sulle modalità organizzative del trasporto a scuola per gli studenti.
La situazione era, infatti, già chiara, soprattutto il fatto che i luoghi del contagio non sarebbero state le aule, ma gli autobus e tutto sarebbe precipitato, in fatto di contagio, se solo non si fosse provveduto ad organizzare orari, turnazioni, numero di mezzi e soprattutto sorveglianza nei terminal e nei momenti di entrata e uscita dagli istituti.
Una preoccupazione rimasta tale, perché in effetti, Nonostante le pressanti richieste in tal senso, nulla è stato fatto e il pericolo è rimasto tale.
La questione non si placa, perché si continua nella piena emergenza, con gli studenti comunque in fermento, non tranquilli e in una sorta di mobilitazione continua.
“A Termoli, ma anche a Campobasso, dove gli studenti in gran parte sono rientrati”– affermano da Termoli Bene Comune- Rete della Sinistra – “abbiamo visto scene di affollamento indecente nel terminal, sugli autobus, specie extraurbani, al momento di entrare e uscire da scuola”.
Per questo si sentono in dovere di ribadire le loro indicazioni, chiedendo vengano prese in considerazione dalle istituzioni: convocare le società gestori del trasporto pubblico; esigere aumento dei mezzi a disposizione e rigoroso rispetto dell’occupazione del 50% dei posti; diversificare gli orari, studiando una tabella che preveda l’arrivo di un altro mezzo dopo pochi minuti se il primo non consente la salita di tutti gli studenti in coda; prevedere presenza costante di un addetto a bordo per il controllo, sanificazione ripetuta e accurata, personale per gestire i momenti di salita e discesa; ma anche pretendere rispetto dei diritti dei lavoratori, gli stessi che sono in protesta da diversi mesi.