La Società per Azioni Gemelli Molise vanta dalle Istituzioni per le varie prestazioni sanitarie fornite un credito che si aggira intorno ai 28 milioni di euro, credito destinato sicuramente a salire.
Di queste risorse mancate una parte consistente riguarda le erogazioni fornite dal Centro di Radioterapia, un luogo fortemente innovativo ed esclusivo nel Molise.
L’ultima notizia, per tanti versi drammatica, è quella del blocco delle prestazioni salva-vita, per i soli pazienti molisani, proprie di Radioterapia a partire dal primo ottobre, come ha comunicato in una conferenza stampa il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Gemelli Molise S.p.A. Stefano Petracca.
La decisione è stata assunta perché tra pochi giorni la struttura, terminando le risorse economiche proprie del tetto di spesa previsto dall’Ufficio Commissariale della Sanità, si vedrebbe non riconosciute le prestazioni extrabudget erogate ai pazienti molisani, non escludendo dall’accettazione alle cure, naturalmente, quelli provenienti da altri territori.
Una questione questa che di fatto priva i cittadini del Molise dalle cure e dunque dal rispetto dei dettami costituzionali.
Una sorta di cittadini di serie inferiore, per i quali non esiste ormai più considerazione, trovandosi fuori di ogni attenzione, in un sistema, quello della Sanità, davvero critico e colmo di dismissioni.
Per evitare questo stop delle prestazioni, bisogna che le Istituzioni considerino li fabbisogno effettivo territoriale, perché è di competenza delle Regioni, come ribadisce con una sentenza il Consiglio di Stato.
Un pericolo che può esistere anche per le prestazioni di Cardiochirurgia …