Preoccupa molto la situazione sanitaria in Molise. Dopo l’approvazione del piano operativo sanitario, sono molti quelli che non ci stanno e rivendicano il diritto di una sanità pubblica più sicura e incentrata sui bisogni dei cittadini.
Ad oggi, però in Molise se si può ancora parlare di una rete di emergenza territoriale che funziona, lo si deve soprattutto alle associazioni di volontariato che operano a supporto del servizio 118.
Si tratta di prestazioni fondamentali per i cittadini, che sempre più spesso vengono trasferiti negli ospedali a bordo di ambulanze gestite da volontari.
Tuttavia il nuovo regolamento 2021 del servizio 118 rischia di mettere a dura prova l’intera rete di emergenza territoriale, già ridimensionata dal Pos 2019–21.
In particolare, gli esponenti del movimento 5 stelle in consiglio regionale si riferiscono al drastico taglio dei rimborsi destinati agli operatori volontari.
Un taglio di oltre il 50%, che rischia di rendere economicamente insostenibile la loro attività salvavita.
Dall’altro lato, crea timori proprio l’ultimo piano, che fa proprio perno su accordi con altre regioni per il trasferimento di pazienti con patologie gravissime, come ictus e infarti. In estrema sintesi, ad un servizio inefficiente si sommerà a breve la frustrazione degli operatori e a farne le spese, dicono le opposizioni, saranno, come sempre, i cittadini.
Insomma, un trasferimento ad altre strutture, oggi più che mai appare davvero inaccettabile e pertanto la giunta Toma e l’Asrem sono invitate a rivedere il documento e la gestione sanitaria attuale.