Si rinnovano e ripartono le attività del Giardino della Flora Appenninica di Capracotta: il Rettore Luca Brunese in visita per la prima volta.
Importante Centro del territorio delle aree interne dell’Alto Molise, a 1.525 metri di quota, dedicato alla conservazione, valorizzazione, ricerca e formazione, il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta con un’estensione di più di 10 ettari, immerso in un ambiente incontaminato, ricco di storia e cultura, rappresenta un prezioso scrigno di conservazione della biodiversità montana.
Ospite e visitatore di eccezione il Rettore dell’Ateneo molisano, Prof. Luca Brunese, che per la prima volta ha fatto visita al Giardino – accolto per un saluto di benvenuto a nome del Comune di Capracotta dal Sindaco, Dott. Candido Paglione e dal Presidente de Giardino della Flora Appenninica, Dott. Maurizio De Renzis.
Dopo la visita guidata dalla dott.ssa Carmen Giancola, curatore del Giardino, la prof.ssa Paola Fortini, neo Direttore del Giardino dallo scorso gennaio, Professore di Botanica presso il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università degli Studi del Molise, ha presentato e illustrato le attività, le peculiarità e le enormi potenzialità del Giardino. Già dai primi passi all’interno dell’area il Rettore Brunese ha avuto modo di rendersi conto, in prima persona, della straordinaria ricchezza della biodiversità e degli habitat presenti, a disposizione e fruibili per tutti.
Il Giardino della Flora Appenninica, un museo vivente, un laboratorio, un luogo di inestimabile valore per trovare conferma del connubio indissolubile tra tutela e sostenibilità ambientale e qualità della vita, oltre che del suo essenziale ruolo nella promozione e diffusione delle conoscenze relative alle risorse naturali del territorio e della prioritaria necessità della loro tutela, conservazione e valorizzazione.