La produzione delle batterie elettriche in Italia, nell’ex stabilimento Fiat di Termoli, si farà. Fumata bianca tra Governo Nazionale e gruppo Stellantis.
Una notizia che rincuora, poiché, solo qualche settimana fa, lo stesso amministratore delegato Carlos Tavares, durante una visita alla fabbrica molisana, aveva parlato di problemi economici per l’avvio della produzione nella penisola mostrando senso di incertezza.
Incertezza, questa, che aveva mandato in fibrillazione i sindacati, andati subito in pressing sul governo. Si parla, sulla stampa nazionale, di un investimento superiore ai 2,5 miliardi. Di questi, circa 370 milioni sono i soldi che il governo metterà su diverse linee e con un mix di strumenti differenti per sostenere la riconversione del sito in provincia di Campobasso dove oggi lavorano meno di 2.400 persone.
La discussione su Termoli, per l’esecutivo Draghi, è stato un banco di prova sulle misure che l’Italia può mettere sul tavolo per accompagnare il cambiamento verso la mobilità elettrica. Domani a Palazzo Chigi, dopo le sollecitazioni di associazioni e sindacati metalmeccanici, ci sarà un confronto tra i ministri proprio sull’auto.