Giornata contro la povertà, Calenda: “in Molise cresce il numero degli indigenti. Puntiamo sul lavoro e sulla creazione di nuove imprese”.

Si celebra domani, sabato 17 ottobre, la Giornata internazionale contro la povertà, nata dall’iniziativa di Padre Joseph Wresinski e di circa 100mila difensori dei diritti umani che hanno manifestato il 17 ottobre 1987 sulla piazza del Trocadero a Parigi, per sollecitare la classe politica mondiale a mettere in atto azioni incisive contro la miseria e per una maggiore tutela dei diritti umani.

“Una problematica che, troppo spesso – ha sottolineato la consigliera regionale, Filomena Calenda –  sembra lontana dalle nostre realtà ma che, invece, assume una rilevanza fondamentale, soprattutto in questo periodo di difficoltà, non solo sul piano sanitario, ma anche da un punto di vista economico. Il termine miseria rimanda agli indigenti che hanno quotidianamente difficoltà nel dare risposte ai bisogni essenziali, quali acqua, cibo e lavoro. Nel nostro Molise, purtroppo, sono sempre di più le persone che vivono in questa situazione; nuovi poveri che improvvisamente si sono ritrovati in condizioni drammatiche e che, troppo spesso, possono contare solo sul mondo dell’associazionismo e del volontariato. Ma per povertà si deve intendere anche quella condizione di fragilità, paura del futuro, emarginazione sociale, impossibilità ad accedere alle strutture educative-culturali e agli strumenti che le istituzioni hanno predisposto per garantire loro aiuto e, soprattutto, opportunità. Anche nella nostra regione, questa visione più ampia del concetto, deve porre la politica dinanzi a nuove sfide, a cui bisogna dare risposte immediate. Innanzitutto è necessario uscire da un’ottica esclusivamente assistenzialistica. Sostenere chi è in difficoltà è una priorità, ma è necessario farlo anche con azioni idonee, capaci di individuare ed eliminare le cause alla base della recessione che stiamo attraversando. Motivo per cui, sono fermamente convinta che la nostra Regione debba puntare innanzitutto sulle politiche attive del lavoro. Incrementare l’occupazione, aiutare e incentivare i giovani nella creazione e attuazione di progetti e di forme di lavoro autonomo; è questa la strada giusta da intraprendere e in cui credo fermamente per un riscatto sociale delle fasce di popolazione più indigenti. Da presidente di IV Commissione, inoltre, continuo a ribadire la necessità di garantire opportunità ai diversamente abili, alle donne e a tutti coloro che ancora oggi non vedono riconosciuti appieno i loro diritti”.

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