Gli ambientalisti molisani sono contrari al gasdotto Larino-Chieti

Dopo le autorizzazioni firmate dalle Regioni Molise e Abruzzo il metanodotto Larino-Chieti è stato autorizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Un decreto con il quale il governo nazionale approva il progetto che attraverserà il litorale adriatico delle due regioni per complessivi 111 Km.

In provincia di CB l’infrastruttura toccherà anche i territori di Guglionesi, Montecilfone, Montenero e Palata Un’opera a esclusivo vantaggio delle multinazionali il parere polemico del coordinamento No Hub del Gas. Al progetto del gasdotto è collegato un impianto di stoccaggio nelle vicinanze del torrente Sinarca, presso Termoli, con una capacità di immagazzinamento di 200 milioni di metri cubi e una erogazione massima giornaliera superiore a 3 milioni di metri cubi.

Il metanodotto servirà a collegare sulla costa pozzi di estrazione e stoccaggi esistenti. Per la sistemazione dei tubi saranno necessari sbancamenti di grosse dimensioni; numerosi ettari di campagne coltivate a oliveti e vigneti andranno perduti per trasformare il territorio che fiancheggia il mare Adriatico in un grande canale per trasportare l’energia del metano verso l’Europa settentrionale e senza reali benefici per i cittadini – contestano con veemenza le organizzazioni ambientaliste del Paese.

 

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