Una recente ricerca canadese rivela che i pesticidi possono danneggiare il DNA delle cellule dell’uomo, aumentando il rischio di tumori e leucemie.
Le moderne pratiche nelle campagne utilizzano pesticidi per eliminare funghi, piante e insetti dannosi per le colture. Una volta applicati, i residui dei fitofarmaci viaggiano attraverso il terreno verso le fonti idriche. Questa acqua contaminata viene poi riutilizzata in agricoltura e alla fine i residui entrano nella catena alimentare, assorbiti dagli animali e dai consumatori.
Glifosato e altri fitofarmaci possono causare danni alla salute anche in piccole dosi. In più la combinazione di bassi dosaggi di diversi erbicidi può portare a effetti nocivi sulle cellule umane.
Questi risultati sottolineano ancora una volta l’importanza di rivedere le pratiche agricole per ridurre l’uso di pesticidi, proteggendo in questo modo la salute pubblica e l’ambiente naturale dai veleni chimici.